Lug 16

 

 

 

Line up: Robin Eriksson – bass, vocals, Mats Eriksson – drums, Mikael Blanc – keyboards, Daniel Johansson - guitars

Tracklist: Big Plans, Who Are You (To Say), The Way Of The World, This Is Love, Ride Along, Free Again, Resist The Urge, Don't Be A Stranger, A Safe Place, No One, For You, Pressure

Settima uscita discografica per questi svedesi d.o.c, al secolo Degreed. In auge dal 2010 quando esordirono con il debut album "Life, Love, Loss", Robin Eriksson e soci hanno da sempre deliziato i propri fans con albums di buona caratura dediti ad un hard rock venato da – forti - tinte Aor senza però mai cadere nel suono troppo prodotto ed edulcorato; il loro stile ben si appresta ad un ascolto energico con passaggi e riff di chiaro stampo heavy rock, il tutto stemperato da un ottimo keys sound che addolcisce le composizioni non rendendole mai – però – stucchevoli. Anche questo nuovissimo “Public Address” non si discosta molto dalle precedenti produzioni ed infatti parte in 'pompa magna' con l'accoppiata “Big Plans” e la pulsante “Who Are You (To Say)” ma ci delizia con un elettrico hard anche in altri momenti quali “Ride Along”, “No One”, “For You” e la conclusiva “Pressure”. Il disco praticamente parte su stilemi sostenuti per poi, nella parte centrale, rallentare dando spazio ad atmosfere più ovattate e melodiche, “Free Again”, “Don't Be A Stranger” e “A Safe Place” e riprende “giri” nella parte finale. Il risultato è comunque interessante e il full lenght album si lascia gradevolmente ascoltare in tutte le sue parti; sicuramente le tracce più hard hanno quel tocco di originalità in più che manca nelle tracce più soft che risentono di poca incisività. Se siete amanti del genere trattasi di un prodotto indubbiamente valido.

Roby Comanducci

 

 

 

Line up: Valerio “The Brave” Caricchio – vocals, Francesco Bucci – bass, Edoardo Taddei - lead guitars, Paolo Campitelli - rhythm & lead guitars, Alfonso “Fo” Corace - drums

Tracklist: The Crimson Legacy, Church Of The Scream, Night Asylum, Revenge Walker, Met(H)Aldone, Flag Of Damnation, Occam’s Failure, Pest Case Scenario, Deflagrator, The Epic Of Defeat

Gli italiani Screamachine sono usciti con il loro secondo full lenght album intitolato "Church of the scream". La formazione è composta da Valerio Caricchio alla voce, Francesco Bucci al basso, Edoardo Taddei alla chitarra, Paolo Campitelli alla chitarra e Alfonso Corace alla batteria. Questi ragazzi romani fanno un ottimo heavy metal ispirato a dei mostri sacri come Accept, Judas Priest, Savatage e Metallica ma, anche se amanti del suono anni '80, sono riusciti a renderlo molto attuale e col quel pizzico di originalità che non guasta mai. Le sonorità sono molto aggressive e per quanto concerne le liriche e i testi sono molto moderni. Questa loro seconda fatica è composta da dieci tracce tutte incentrate su un fantastico heavy metal, potente, aggressivo e suonato egregiamente. "The Crimson Legacy" è la traccia di apertura e fa già intuire i gruppi ai quali si ispirano, stesso dicasi per la seguente "Church of the Scream" che si eleva su ottimi livelli qualitativi. La chicca però ci viene regalata dalla copia "Met(h)aldone" e "Revenge Walker" che da sole valgono -quasi- l'intero disco. Un album per gli amanti dell'heavy metal classico, veramente un buon prodotto da parte dei nostri connazionali con la speranza che continuino sempre su questa linea.

Luca