Mag 30

ANTIHELD “Disturbia"

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Luca Opifanti - vocals & guitar, André Zweifel – guitar, Matze Brendle – bass, Sven Fischer – drums, Henry Kasper - accordion & piano

Tracklisting: Sommer unseres lebens, Motten um licht, My only friend, Irgendwo stirbt grad ein kind, Himmelblau, Standing in line, Chaos, Alles gute für den winter, Oh bitte, mach mich ein letztes mal kaputt, Alles nichts, Wiegenlied, Von schmerz & apotheken

Indubbiamente interessante questo nuovo full lenght album della band di Stoccarda Antiheld che, passata da poco sotto etichetta Arising Empire, ha evoluto il suo sound su stilemi più rock oriented. Il loro mix musicale va a pescare dall'indie rock al pop, da un pizzico di grunge a qualche spruzzata di punk e alternative/modern rock con rimandi a band quali Thrice e Highly Suspect, il tutto -piacevolmente- cantato in lingua madre (tedesco) che conferisce la giusta verve e carattere ad un lavoro già di per se originale e avvolgente in diversi frangenti. E' sicuramente piacevole la “melanconia” che traspare in certe song, un'attitudine sonora che evoca atmosfere introspettive e stuzzica l'immaginazione dell'ascoltatore. Quanto appena scritto calza a pennello per spiegare le eufonie intimiste della bella 'Irgendwo stirbt grad ein kind', ma anche in altri brani i nostri tedesconi riescono a dare quella verve di magnetismo dalle tinte pop rock ma sempre e comunque arrangiato con maestria e carico di pathos. E' questo il caso dell'interessante 'Standing in line' che inizia con un cantato lento e “parlato”, quasi “recitato”, per poi prendere vigore ma sempre rimanendo su partiture melodiche e melanconiche, quasi fosse una specie di riflessione in musica impreziosita da delle chorus line in Linkin Park style. Particolare e tecnica è la breve intro 'Chaos', poco più di un minuto, dove di contorno ad un parlato filtrato si dipanano passaggi jazz e fusion per poi far partire la song 'Alles gute für den winter', buon esempio di new modern rock. Se invece volete un poco di pulsante adrenalina servitevi immediatamente dell'opener 'Sommer unseres lebens', commerciale al punto giusto senza essere banale e dedita ad un pop-rock intrigante e bel elaborato. Una band assolutamente diversa dal marasma di acts musicali che stanno uscendo in questo periodo e che merita assolutamente di essere presa in cosiderazione. Bravi!

Roby Comanducci

band info

 

Mag 25



Line up: Tracii Guns – guitars, Michael Sweet – vocals, Mitch Davis – bass, Johnny Martin - bass on 'They Fought', Adam Hamilton - drums

Tracklist: Life, Take Me Away, Better End, No Tomorrows, Born To Win, Evil And Divine, Been Said And Done, Stronger Than Before, Story Of The Blind, World Gone Wrong, They Fought

Se vi dicessi ad esempio Tracii Guns o Micheal Sweet, voi cosa pensate?! Ma sicuramente agli L.A Guns e Stryper! Ecco, ora provate a mettere questi due nomi assieme e cosa vi esce?! I SunBomb, progetto dei rispettivi dal 2019. Sia chiaro, però, niente a che vedere con le rispettive band di provenienza, e ciò lo si può notare da un attento ascolto dell’album “Evil and Divine” dove il suono è più duro rispetto al precedente. Scendendo nel dettaglio sin dalla prima canzone “Life” a “They Fought” si sente l’influenza di band del calibro di Iron Maiden, Black Sabbath, Ronnie James Dio e i Judas Priest, oltre all’immancabile bravura di Tracii. Inoltre, durante l’ascolto non ho potuto fare a meno di notare che, “Been Said and Done”, come ballad ricorda “I Remember You” degli Skid Row. Altra chicca presente è la partecipazione di Johnny Martin degli L.A Guns in “We Fought”. L’album di per sé lo si può considerare un buon prodotto, altamente consigliato ad un pubblico amante dell’heavy metal. Non vi resta che ascoltarvelo, ed immergervi nelle atmosfere heavy di questo nuovo full lenght album!

LaGlo