CIRCUS OF ROCK "Come one, come all"
Line up: Mirka Rantanen - drums. Guests: Jarkko Ahola, Rick Altzi (Masterplan), Kimmo Blom (Leverage), Johnny Gioeli (Hardline), Marco Hietala (ex-Nightwish), Erik Kraemer (Simulacrum), Mark Quee, Antti Railio, Pasi Rantanen (Thunderstone), Elize Ryd (Amaranthe), Tommi "Tuple" (Salmela), Riku Turunen, Danny Vaughnn (Tyketto)
Tracklist: The Beat (feat. Riku Turunen), Desperate Cry (feat. Johnny Gioeli), Sherif of Ghost Town (feat. Marco Hietala), Never (feat. Kimmo Blom), In times of despair (feat. Elize Ryd), Crossoroads (feat. Pasi Rantanen), Caught in the middle (feat. Danny Vaughn), Plywood covered windows and crappy shoes (feat. Antti Railio), Edge of love (feat. Rick Altzi), Set me free (feat. Jarkko Ahola), Everafter (feat. Tommi "tuple" Salmela), No reason (feat. Marc Quee), Tears of the clown (feat. Erik Kraemer), Burning (bonus track)
Gran disco e di ottima qualità quello uscito per questo progetto, ideato dal veterano della batteria finlandese Mirka Rantanen (King Company). E’ corretto parlare di disco solista? Forse no a mio modo di vedere, la sua idea è stata di celebrare il suo 50° compleanno con un disco che ospitasse un vasto parterre di amici musicisti (e che parterre…) per realizzare un disco che oscilli tra l’hard’n heavy di ottantiana memoria e qualche digressione più “radio friendly” ad aggiungere melodicità e orecchiabilità all’insieme. La mia impressione è che il disco goda di una buona amalgama e appaia evidentemente una ben riuscita sintesi delle numerose esperienze portate dai contributori a questo lavoro (parliamo di nomi con trascorsi in band come Nightwish, Masterplan, Hardline, Tyketto…). Forse che il difetto possa essere il non essere mai usciti troppo dai binari dei classici del genere? Forse sì, in parte. Il materiale di ottima qualità in queste tracce abbonda. L’attacco è deciso e le prime song sono tra le più grintose del disco, su tutte spicca l’opener “The Beat”, in questa parte quindi spiccano i tempi quadrati e il riffing potente, seguito da diverse canzoni, forse la più intensa è “In times of despair” con la splendida voce di Elize Ryd degli Amaranthe. Il disco procede quindi con una serie di song che richiama l’Hard anni ’80 più epico e d’atmosfera, riprendendo alcune strutture che apprezzavamo su gruppi di altissimo successo come i Whitesnake (richiamo forte in “Crossroads”). Verso il finale troviamo un notevole spunto con “Set me free” che torna a essere una song d’impatto e veloce, prima del finale più d’atmosfera e che culmina con “Tears of the clown”. Il commento che si può fare a un disco di questo tipo è multisfaccettato. Da un lato ogni song è molto curata, si vede o meglio sente un ottimo lavoro in fase di produzione ed esecuzione certamente frutto dell’esperienza di chi lo ha realizzato. Non si può neppure parlare di un disco che non goda di un buon afflato complessivo, perché si dimostra un progetto compatto e che non delude. Certo, appare anche chiaro che non ci sono davvero spunti innovativi: abbiamo qui pezzi di grande hard rock e il lavoro anche compositivo è stato perfettamente svolto, ma non si può negare che più spesso che no, si resti sul sicuro andando a ricalcare riff e strutture di composizione note. Il lavoro di realizzazione del disco ha perfettamente compiuto l’operazione di creare un insieme credibile e una struttura generale valida: questo è però anche il limite di questo lavoro. A una serie di grandi pezzi infatti, non corrisponde alcuna formazione, non può seguire, quindi, una concezione del futuro di una band e un qualsivoglia sviluppo, ed è questo per me un limite nel momento in cui, ancora e fieramente oggi, la dimensione di una band è principalmente quella live, come sempre è stato. Cosa rimane perciò? Un disco che comunque merita attenzione, con molte ottime canzoni da ascoltare e l’ottimo lavoro di chi lo ha realizzato, tuttavia, manca quello che potrebbe portare un lavoro così ben realizzato ad essere un grande disco, un insieme di band che possa svilupparlo e suonarlo live in futuro. Resta un disco di cui è consigliato l’ascolto per i molti pregi indicati.
Nikki
GUNS N' ROSES: hanno pubblicato il nuovo video!
La band di Axl Rose ha pubblicato un nuovo video di un pezzo risalente addirittura al periodo "Chinese Democracy", ‘Silkworms‘, qui re-intitolato "Absurd".
DREAM THEATER: esce il 13 Agosto il primo video single dell'imminente nuovo album!
I sempre grandi Dream Theater stanno per pubblicare ‘The Alien’, singolo/video estratto dal new album, ‘A View From The Top Of The World’, in uscita il 22 Ottobre 2021 per la Inside Out Music.
DEE SNIDER "Leave a Scar"
Line-up: Dee Snider – vocals, Charlie Bellmore – guitars, Nick Petrino – guitars, Russell Pzütto – bass, Nick Bellmore – drums
I Gotta Rock (Again), All Or Nothing More, Down But Never Out, Before I Go, Open Season, Silent Battles, Crying For You Life, In For The Kill, Time To Choose (feat. George “Corpsegrinder” Fisher / Cannibal Corpse), S.H.E, The Reckoning, Stand
Come lui nessuno mai, o quasi. Si può considerare questo arzillo ed in formissima sessantaseienne come una delle ultime icone viventi del movimento hard'n'heavy mondiale. Il leader e singer delle “Sorelle Svitate” (ma anche di tanti altri progetti solisti e side project band quali Desperado, Widowmaker) iniziò nel lontano 1975 a calcare i palchi di tutto il mondo e ben presto, con i Twisted appunto, si impose in tutto il globo come uno dei frontman più apprezzati, rispettati e validi di sempre. Ci aveva lasciato poco prima del periodo covid con l'album “For The Love of Metal” e poi, con mia immensa sorpresa, eccolo ricomparire con questo fiammante ed ultimo full lenght album, “Leave a Scar”. Mi sono quindi precipitato all'ascolto delle dodici tracce presenti forte dell'adrenalina ancora in corpo che mi aveva preso all'ascolto del video single “I Gotta Rock (Again) e ritrovo proprio la suddetta song come opener del disco; un autentica anthem song, potente, ruvida, un'arena song che sarà la gioia dei fans del lungocrinito e biondo vocalist nelle prossime esibizioni dal vivo. L'album, quindi parte in 'pompa magna' con l'opener track e poi prosegue su binari molto heavy oriented; il sound è grezzo, i due chitarristi cesellano riff che sono autentici pugni nello stomaco, la saturazione del suono e la corposità delle tracce è assai pesante mantenendo sempre, però, un arrangiamento che si ancora sempre all'hard rock anche se, in molte tracce, si potrebbe tranquillamente parlare di heavy sound -a tratti quasi speed- come la potente e Motorheadiana “Time To Choose” featuring George “Corpsegrinder” Fisher dei Cannibal Corpse alla seconda voce solista. Se invece volete ascoltare echi dei Twisted Sister selezionate sul vostro lettore cd “Crying For You Life” ma attenzione, il qui presente “Leave a Scar” vive di luce propria e ha un suo ben definito stile; piace molto la corposità del sound e l'accostamento di un arrangiamento moderno e assolutamente aggressivo che non lascia scampo ai padiglioni oculari dell'ascoltatore. Altra traccia da cardiopalma è l'up tempo “The Reckoning”. Unico neo di questo full lenght album è che nella sua totalità non pecca un poco per originalità compositiva o meglio, ci sono le song menzionate che da sole potrebbero valere l'acquisto del disco ma in alcune tracce manca qualcosa, sono più anonime anche se non lesinano per potenza e adrenalina, ed è un peccato perché, altrimenti, si poteva dare un voto altissimo (un 5 su 5) al buon Snider. In ogni caso, lunga vita a questo artista che ancora oggi ci delizia con la sua ugola che sembra non sentire il passare del tempo.
Roby Comanducci
IGGY POP & MANESKIN: in streaming la collaborazione del grande Iggy con la band italiana!
L'Iguana del Rock, Mr. IGGY POP, ha prestato la sua voce per questa collaborazione con i nostrani Maneskin, rifacendo con loro “I Wanna Be Your Slave“.
click here to see video/streaming
DEE SNIDER: nuovo album uscito a fine luglio, ascoltate il video/single!!!
E' uscito a fine luglio, il 30 per la precisione, il nuovo e fiammante album solista dell'istrionico ed inossidabile leader e singer dei Twisted Sister, Dee Snider! "Leave a Scar" è il titolo, uscito per Napalm Records. Ascoltatevi/guardatevi il nuovo singolo "I Gotta Rock (Again)"
click here to see video single
VEGA: a settembre nuovo album, adesso il nuovissimo video/single!!!
Come già annunciato, gli hard rocker britannici VEGA pubblicheranno il loro nuovo album "Anarchy And Unity" il 17 settembre. È uscito il nuovo singolo e video "Ain't Who I Am".
CATHOUSE 'SUMMER 2021' @ Centrale Rock Pub Erba
Ah....magari faremo anche una “puntatina” nel rispolverare i mitici “anni 80” dell'altro nostro progetto “80 Rewind”....vedremo
Roby Comanducci + Simone 'King Iron'
CATHOUSE “SUMMER 2021” @ Centrale Rock Pub – Erba
Ah....magari faremo anche una “puntatina” nel rispolverare i mitici “anni 80” dell'altro nostro progetto “80 Rewind”....vedremo
Roby Comanducci + Simone 'King Iron'
e tanti cocktails alcoolici e non. Potete inoltre gustare le nostre
specialità di piccola cucina:panini, piadine, hamburger,
salamelle e patatine fritte,con una sezione dedicata a vegetariani e vegani.
Trovate anche una sala giochi con freccette, flipper, videogames e calciobalilla.
Indirizzo
Via Cascina California, 9
Erba (CO)
RIAN “Twenty Free”
Line-up: Richard Andermyr – vocals, guitars, Jan Johansson - drums, Jonas Melin - bass, Tobias Jakobsson – lead guitar
Tracklist: Stop, In The Dark, Where Do We Run, Twenty-Three, For Your Heart, We Belong, My Ocean, Body And Soul, The Passenger, Stranger To Me, Your Beauty
Amici del Cathouse, allacciate le cinture che vi portiamo a fare un giro (di nuovo) nel Mar Baltico. Oggi, precisamente, approdiamo a Stoccolma in Svezia coi Rian. I Rian da subito dimostrano una passione per gli anni Ottanta, infatti in “Twenty Three” é possibile ascoltare influenze di Bon Jovi, Dokken, Europe, Winger e White Lion. L’album è orecchiabile e scorrevole oltre ad essere un piacere ascoltarlo. “Twenty-Three” si apre con il primo singolo: “Stop” una canzone con un ritornello in grado di rimanerti in testa come un tormentone estivo passando poi per ballad e semi- ballad, come “Your Heart”, “My Ocean” dall’intro con le onde del mare e “The Passegger”. Twenty-Three è prodotto dal pluri-strumentista Daniel Flores ed è la seconda uscita discografica dopo “Out Of Darkness” nel 2017. Nel complesso questo nuovo full lenght album merita un ascolto, è un album davvero piacevole in grado di farti sognare il “Sunset Strip” degli anni d’oro, quello che per chi ha la passione per il genere sognerebbe di vivere o (ri) vivere almeno una volta. Non mi resta che augurarvi un buon ascolto, e stay rock!
LaGlo